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mercoledì 2 aprile 2014

Diego Arrigoni

Diego ArrigoniNon ho mai dovuto raccontare la mia storia di musicista in maniera “formale”, mi sono sempre descritto dietro freddi curriculum o dozzinali resi conto, come se fossi convinto che il fatto, raccontato da sé, sia sufficientemente esplicativo, tralasciando di conseguenza la parte del “vissuto” e del più semplice racconto personale.Come se non ce ne fosse bisogno.
Mi sbagliavo.
Tutto ciò che sta alla base dei Modà è il sentimento e la passione per ciò che si sta facendo, ed è per questo che è giusto raccontare la propria storia, a cuore aperto. Comincio a suonare la chitarra classica a 8 anni, e dopo qualche anno arriva l’elettrica, e come tutti inizio a suonare e a formare gruppi con i miei amici. La mia passione per il rock classico e per il blues, notoriamente generi più da “adulti”, mi portano a conoscere parecchi musicisti più grandi ed esperti di me, e da li a poco comincio a suonare dal vivo, presto vengo a contatto con realtà musicali che non conosco. In pochi mesi a 19 anni, grazie a queste nuove conoscenze, passo dalle birrerie ai grossi locali di musica dal vivo, una palestra che si protrae per gli anni a venire, che mi insegna tanto, e mi fa vivere esperienze indimenticabili. Sempre in questi anni poi, vengo a conoscenza della realtà degli studi di registrazione, e registro dei dischi per altri, alternando questa attività con gli impegni dal vivo, cercando di fare tesoro di quello che mi viene insegnato e cercando sempre di migliorarmi, come persona e come “professionista”.
Nel 2002 arriva l’incontro con Kekko, che cerca musicisti per il suo progetto, i Modà, dopo 2 parole e qualche risata, l’accordo è fatto, e da li è inizia la mia avventura. Un progetto che fin da subito mi emoziona, mi regala soddisfazione e un senso di gratificazione che mai avevo provato, fin dalla prima serata insieme, i concerti non sono solo degli impegni, ma dei veri e propri eventi, dove il calore della gente supera ogni cosa, una forza grandissima per noi, che ci dà la spinta e la grinta di andare avanti, soprattutto nei momenti più difficili.
Dopo 4 anni insieme, decine di serate, 2 dischi, un terzo album quasi pronto, un San Remo (andato male (:-) ), e tanti tanti chilometri, sono sempre più fiero felice e motivato, di far parte di questa meravigliosa famiglia che si chiama Modà.

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